Prossimi standard UE sugli inquinanti dell’acqua: impatti e opportunità per l’industria alimentare

Il nuovo accordo UE sugli inquinanti delle acque introduce limiti più severi per PFAS, pesticidi e farmaci, con implicazioni dirette per agricoltura e industria alimentare. Nonostante tempi di recepimento lunghi, le imprese possono trasformare l’obbligo in opportunità investendo in monitoraggio, depurazione e pratiche sostenibili, rafforzando fiducia, reputazione e competitività.
PFAS e alimenti: la contaminazione cresce, serve l’impegno delle imprese

Un’indagine BUND conferma l’ampia diffusione dei PFAS negli alimenti, dalle uova al pesce. Questi “forever chemicals” pongono rischi ambientali e sanitari, spingendo l’UE verso un piano comune. Le imprese, soprattutto nei settori alimentare e packaging, devono mappare i processi, investire in alternative sicure e garantire trasparenza per tutelare i consumatori e rafforzare la sostenibilità.
Da meraviglia della chimica a preoccupazione alimentare e non solo

La plastica, da simbolo di progresso, è diventata una delle principali minacce per ambiente e salute. Il suo impatto si estende a catena alimentare, clima e sistemi biologici. Secondo The Lancet, servono azioni urgenti per ridurre la produzione, non solo migliorare il riciclo. La questione riguarda tutti, anche imprese e professionisti, chiamati a ripensare modelli e responsabilità.
Crediti natura: dalla tutela della biodiversità investimenti e nuovo reddito per gli agricoltori

I crediti natura sono un nuovo strumento europeo per incentivare la tutela della biodiversità. Consentono di trasformare interventi ecologici certificati in unità di valore economico scambiabili sul mercato. Per agricoltori e silvicoltori rappresentano una nuova fonte di reddito, mentre per imprese e investitori sono un’opportunità concreta di contribuire alla transizione ecologica e rafforzare la sostenibilità.
Superare i modelli mentali che ostacolano l’adozione di un Purpose Ecosistemico

Adottare un purpose ecosistemico implica una profonda trasformazione di quei modelli mentali che bloccano la fiducia, la collaborazione e la visione. Serve agire sulla cultura organizzativa, promuovere leadership evolutiva, metriche ESG e reti collaborative per generare resilienza, innovazione e benessere diffuso.
Dagli scarti alla rinascita del suolo: l’Agroalimentare circolare che sfida la chimica

Gli scarti agroindustriali contengono sostanze preziose per la fertilità e la salute del suolo. Compost e biofertilizzanti possono ridurre l’uso di chimica e aumentare la resilienza agricola. Tuttavia, ostacoli normativi e il peso delle lobby agrochimiche ne limitano la diffusione. Serve una svolta culturale e regolatoria per liberare il potenziale dell’agricoltura circolare.
Antibiotico resistenza e agroalimentare: l’Italia maglia nera in UE. Quale direzione per il futuro?

L’Italia è ai vertici in UE per l’uso di antibiotici veterinari, evidenziando la necessità di strategie sostenibili. L’UE mira a dimezzare le vendite entro il 2030, la strada per il settore è ancora lunga.
Italia e PFAS: il decreto sulle acque potabili è un primo passo, ma è sufficiente?

L’Italia introduce nuovi limiti sui PFAS per le acque potabili, ma il decreto resta insufficiente. Greenpeace chiede standard più rigorosi e una strategia chiara per eliminare queste sostanze. Il settore agroalimentare deve assumersi le proprie responsabilità. Serve un modello trasformativo, non solo correttivo, per tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
Microplastiche nei chewing gum: un problema sottovalutato

**Titolo:** Microplastiche nei chewing gum: un rischio per la salute?
**Descrizione:** Uno studio rivela che i chewing gum rilasciano migliaia di microplastiche nella bocca. Gli effetti sulla salute sono ancora incerti: serve più ricerca.
**Riassunto:** Un nuovo studio mostra che i chewing gum possono rilasciare fino a 3.000 microplastiche per pezzo. L’impatto sulla salute delle microplastiche è ancora sconosciuto, ma la loro presenza negli alimenti è sempre più diffusa. È fondamentale promuovere ricerche, regolamentazioni e soluzioni alternative per ridurre questo rischio emergente per la salute pubblica e l’ambiente.
Microplastiche ovunque: una minaccia invisibile per la salute e l’ambiente

Le microplastiche sono presenti ovunque: mari, laghi, atmosfera e alimenti. Provengono da fonti primarie e secondarie e minacciano la salute di animali e persone. Possono danneggiare organi vitali e causare patologie gravi. L’UE sta introducendo regolamenti per limitarne la diffusione, ma è fondamentale anche l’impegno individuale per ridurre l’uso e migliorare la gestione della plastica.