Come stanno cambiando le abitudini alimentari in Europa (e cosa significa per professionisti e aziende)

Uno studio UE rivela due modelli alimentari opposti: tra chi riduce carne rossa, latte, pesce e bevande zuccherate e chi, con un PIL in crescita, aumenta carne, formaggi, snack e dolci. Trend comuni: aumento di plant-based, frutta secca e snack salati, calo dei cereali. In Italia, il potere d’acquisto polarizza scelte tra premium e low-cost. La sfida: unire qualità, sostenibilità e accessibilità.
Alimentazione, salute e responsabilità: cosa ci dice davvero lo studio ISS sulle abitudini alimentari degli italiani?

Lo studio ISS evidenzia un calo della qualità della dieta italiana, l’aumento degli alimenti ultra-processati e forti disparità demografiche. Il report invita a un cambiamento che non può ricadere solo sui cittadini: le imprese agroalimentari devono assumere un ruolo attivo, integrando salute, sostenibilità e benessere comunitario nella propria strategia, per un impatto positivo duraturo.
Additivi alimentari e diabete: tra evidenze scientifiche e la necessità di un nuovo paradigma alimentare

Uno studio francese associa due miscele di additivi a un aumento del rischio di diabete tipo 2. I risultati evidenziano i limiti delle attuali valutazioni normative, basate su singoli additivi e non su esposizioni combinate. Serve un nuovo paradigma alimentare che metta al centro etica, salute e connessione tra uomo e ambiente.
Microplastiche nei chewing gum: un problema sottovalutato

**Titolo:** Microplastiche nei chewing gum: un rischio per la salute?
**Descrizione:** Uno studio rivela che i chewing gum rilasciano migliaia di microplastiche nella bocca. Gli effetti sulla salute sono ancora incerti: serve più ricerca.
**Riassunto:** Un nuovo studio mostra che i chewing gum possono rilasciare fino a 3.000 microplastiche per pezzo. L’impatto sulla salute delle microplastiche è ancora sconosciuto, ma la loro presenza negli alimenti è sempre più diffusa. È fondamentale promuovere ricerche, regolamentazioni e soluzioni alternative per ridurre questo rischio emergente per la salute pubblica e l’ambiente.
Alimentazione e salute pubblica: il divario tra teoria e pratica

Due indagini rivelano che gli italiani consumano meno frutta, verdura e legumi rispetto alle raccomandazioni dell’OMS e delle linee guida nazionali. Al contrario, l’assunzione di carne rossa e trasformata supera i livelli consigliati. Questi dati suggeriscono l’importanza di programmi di salute pubblica per migliorare le abitudini alimentari e il benessere generale.