Da una semplice petizione promossa su Change.org dal Salvagente, si sta giungendo ad una proposta di legge per chiedere di estendere anche alle cosiddette “bevande vegetali” l'Iva agevolata al 4% attualmente applicata al latte vaccino.
Nella petizione si legge: “… Anche gli italiani affetti da “allergie” al latte meritano un sostegno per acquistare bevande vegetali sostitutive … sui “latti” a base di soia, mandorle, avena, riso e simili, grava un'imposta sul valore aggiunto del 22%, alla stregua delle Ferrari, del Dom Pérignon, di un collier di Bulgari o di una maxi tv a schermo curvo.”
Vengono posti a confronto dal punto di vista merceologico, nutrizionale e tecnologico 40 prodotti di “Bevande Vegetali” presenti sul mercato italiano. Il confronto è condotto in base alla denominazione, all’elenco degli ingredienti, alla percentuale dell’ingrediente caratterizzante, alla composizione nutrizionale dichiarate in etichettatura e quindi rilevando l’aggiunta o meno di componenti funzionali tra gli ingredienti dichiarati.
L’ulteriore confronto è stato completato analizzato i vari processi di trasformazione delle bevande vegetali considerate, confrontati con quello del latte vaccino UHT.
Esiste una forbice eccessiva tra le bevande “virtuose e complete” dal punto di vista nutrizionale, equiparabili al latte vaccino, rispetto ad altre bevande vegetali (soprattutto quelle a base riso ed altri cereali, caratterizzate da bassi valori nutrizionali, con contenuti proteici anche inferiori allo 0,5% ed elevati tenori in zuccheri semplici, in alcuni casi superiori al 10%, come rilevato nella precedente indagine.
L'autore, il Dott. Domenico Tiso, tratta il tema della sindrome ADHD, acronimo inglese di Disturbo da deficit di attenzione e iperattività .
La sindrome dipende da fattori genetici, nascita prematura, uso di alcool e tabacco da parte della madre, esposizione a elevata quantità di piombo nella prima infanzia.
Ma sempre più evidenze scientifiche, documentano la correlazione tra questa malattia e il consumo di alimenti contenenti additivi chimici.
Le mozzarelle da un discount a casa diventano blu.
I NAS scatenano il putiferio: sequestro, ritiro, allerta, ipotesi di reato inesistenti (sofisticazione?).
Queste cose per un Tecnologo Alimentare sono quasi normali e non necessitano di analisi se non confermate quanto già si sa.
L'autore mette in discussione le recenti preoccupazioni relative al consumo di latte crudo, ritenuto alimento pericoloso alla salute se non è trattato termicamente o sottoposto a pastorizzazione.
Il latte crudo è proposto da anni da consumarsi, appunto, crudo ... perché, così come risulta da numerosi studi, da solo in queste condizioni si può beneficiare di alcune interessanti proprietà nutrizionali e nutraceutiche ...
L'autore giunge ad una sua valutazione delle ragioni di un allarmismo per lui giudicato infondato e di parte.