
La "Label declaration" sui prodotti alimentari sarà sempre più digitale.
Il nuovo concetto si sta man mano materializzando per la disponibilità di tecnologie, l'evoluzione legislativa e le nuove esigenze degli stakeholders.
Questa riflessione nasce dalla recente guida emessa dall’EFSA per gli operatori alimentari sulle informazioni di conservazione dei prodotti da fornire ai consumatori.
Infatti, a nostro parere, la materia oggetto del documento sarà senza dubbio rivoluzionata nello scenario tecnologico futuro.
A nostro avviso, l'applicazione ragionata di IoT, blockchain e AI potrà abilitare:
la disponibilità e l'elaborazione in tempo reale di dati certi derivati dal monitoraggio IoT, quali la temperatura lungo tutta la catena di fornitura, i cambiamenti nei fattori di crescita microbiologica, ecc.;
una semplificazione nella determinazione della shelf life primaria e secondaria dell'alimento;
il concetto della data di scadenza “dinamica”, attribuibile al prodotto alimentare tramite algoritmi di Machine Learning e modelli previsionali.

Nelle linee programmatiche del Ministro Patuanelli si coglie lo sforzo per attivare un processo di cambiamento.
Tuttavia, a nostro avviso, occorre individuare leve fondamentali che tengano conto della natura e significato dell'innovazione organizzativa/tecnologica per l'agrolimentare. La leva fondamnetale è questa:
Autorità Tutela e Salute eco agro alimentare <== ==> Agenzia delle Entrate
come l’Agenzia “mette le mani” nelle tasche dei cittadini, così un’unica Autorità deve essere in grado di accedere in tempo reale ai dati di conformità degli Operatori del Settore Alimentare.
L'Autorità, promotrice dell'ecosistema blockchain, che solleva l'OSA e realizza una infrastruttura unica al mondo, che farà brillare il "diamante ecoagroalimentare italiano".
Un Autocontrollo di filiera preventivo che diviene sistemico, sostenuto dalla tecnologia: evoluzione dell'Autocontrollo dell'OSA introdotto nel 1997.
Soprattutto, un’azione dello Stato per la tutela dell'origine, dell’igiene e della qualità degli alimenti e dell’ambiente, che sarebbe certamente ben vista dal consumatore a garanzia della salubrità e della sostenibilità di ciò che mangia.
Il territorio e il cibo che esprime sono correlati e sono per l'Italia beni unici che vanno tutelati e valorizzati.
In questo modo supereremo la dispendiosa ed inefficace logica "guardia e ladri".

L’adozione della blockchain al sistema agroalimentare renderà chirurgici i richiami dei prodotti dal mercato, ma soprattutto fornirà al consumatore il modo di essere soggetto attivo nel consumo del cibo.
Inoltre, in situazioni di crisiAlimentari, le autorità sanitarie e di controllo potrebbero accedere rapidamente alla storia alimentare del consumatore, come strumento utile per circoscriverne le cause e limitarne le conseguenze per la sua salute.
Cosa ne pensate, lo ritenete possibile?
O anche qui ricadiamo nel diritto alla privacy ostentato per il Covid-19 e dovrebbe essere resa facoltativa la cessione dei dati?

La blockchain è una formidabile leva tecnologica per agevolare la transizione verso l’economia circolare e non solo.
Si pensi come l'applicazione di questa tecnologia alla parte finale del ciclo di un prodotto/materiale possa garantire fiducia, trasparenza e legalità anche nel settore dei rifiuti, da sempre caratterizzato da notevoli problematiche.
Il mondo dei rifiuti ha già un suo codice di tracciabilità, ma la blockchain rappresenta un salto evolutivo ed una garanzia per gli operatori principali, esposti mediaticamente e sempre più anche finanziariamente.
Dalla gestione del rifiuto all’economia circolare
La blockchain contribuirà al tracciamento sicuro e inviolabile del riutilizzo dei materiali, che è l'obiettivo dell'economia circolare, come ad esempio i sottoprodotti.
Introduce valori intorno ai quali l’uomo e le sue organizzazioni devono confluire per costruire il modello etico-sociale e sostenibile eco-agro-alimentare che l’umanità merita.
Questa evoluzione di sistema non è più solo pensabile,oggi è divenuta necessaria ed anche facilitata e già possibile stando il livello tecnologico raggiunto.
