PFAS e agroalimentare: la chimica ci ha spinto troppo oltre? una risposta dal sistema TRE-E

Spargimento di pesticidi con un trattore su un campo di grano

L’inquinamento da PFAS è una minaccia per l’ambiente e la salute. Il settore agroalimentare, tra fertilizzanti, pesticidi e imballaggi, ne amplifica la diffusione. Il Sistema TRE-E propone un modello sostenibile e responsabile per ripensare la produzione alimentare, eliminando sostanze pericolose e favorendo un’agricoltura etica. Serve un cambiamento concreto per proteggere il nostro futuro.

Alimentazione e salute pubblica: il divario tra teoria e pratica

Banco di frutta e verdura in un mercato all'aperto

Due indagini rivelano che gli italiani consumano meno frutta, verdura e legumi rispetto alle raccomandazioni dell’OMS e delle linee guida nazionali. Al contrario, l’assunzione di carne rossa e trasformata supera i livelli consigliati. Questi dati suggeriscono l’importanza di programmi di salute pubblica per migliorare le abitudini alimentari e il benessere generale.

Le contraddizioni del sistema agroalimentare: tra efficienza e sostenibilità

Vari tipi di muffe in una piastra di Petri

Il sistema agroalimentare deve conciliare efficienza e sostenibilità. L’uso intensivo di fungicidi azolici e altre pratiche industriali minaccia la salute umana e ambientale. Per garantire un futuro sostenibile, servono nuove strategie: innovazione tecnologica, regolamentazioni mirate e un approccio etico che rimetta al centro la qualità del cibo e il benessere delle persone.

Inquinamento da PFAS nelle acque potabili: una sfida sistemica da affrontare

Copertina inchiesta Acque senza veleni di Greenpeace

L’indagine di Greenpeace rivela che il 79% dei campioni di acqua potabile italiana contiene PFAS. Queste sostanze tossiche minacciano la salute e l’ambiente, mentre i limiti normativi risultano inadeguati. È urgente adottare un approccio preventivo e ridefinire il ruolo del settore agroalimentare per garantire benessere collettivo e sostenibilità.

La salute come scelta: un’analisi delle abitudini alimentari e dei consumi degli italiani

Famiglia che mette alimenti in un carrello della spesa

Il rapporto YouGov 2024 evidenzia contraddizioni tra consapevolezza della salute e abitudini alimentari italiane. Costo, etichette poco chiare e cultura nutrizionale limitata frenano l’acquisto di cibi sani. La GDO e il settore agroalimentare hanno l’opportunità di innovare con trasparenza, prezzi accessibili e prodotti funzionali per guidare i consumatori verso scelte migliori e promuovere il benessere collettivo.

Rapporto Coop fine 2024: consumi e sfide future per il settore alimentare

Donna riempie il cestino per la spesa con verdure.

Il Rapporto Coop 2025 evidenzia consumi in aumento, soprattutto per salute e cibo domestico, ma anche disparità economiche e focus su alimenti salutari e plant-based. La GDO dovrà affrontare sfide come costi crescenti e competizione dei discount. Innovazione, sostenibilità e adattamento saranno cruciali per il futuro.

Cibo e salute: un manifesto per il futuro dell’Europa

Cuore fatto con verdure, frutta, pesce azzurro, frutta secca, legumi, cereali integrali e olio di oliva su sfondo neutro.

Diciotto associazioni sanitarie europee evidenziano il legame tra diete malsane e malattie croniche in Europa, chiedendo politiche alimentari integrate con la salute pubblica. Le proposte includono riformulazione dei pasti pronti, incentivi per cibi sani e norme per promuovere sostenibilità e prevenzione delle malattie. L’approccio One Health è cruciale per allineare salute umana, ambientale e animale.

Dal sostegno alla salute alla diffusione di contaminanti: il lato oscuro del sistema agroalimentare

lato oscuro

L’articolo analizza i lati oscuri del sistema agroalimentare globale, evidenziando problemi come l’utilizzo di pesticidi dannosi, la contaminazione da sostanze chimiche dai MOCA e la diffusione di antibiotico-resistenza dovuta all’abuso di antimicrobici negli allevamenti. L’autore sottolinea come queste pratiche abbiano un impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente e conclude invitando a un cambio di paradigma nel settore, diventando custode della salute umana e della natura.

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