I frigoriferi domestici non raffreddano abbastanza: le implicazioni per la nostra salute

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frigorifero pieno di alimenti

Una recente analisi dell’Anses ha evidenziato una importante problematica: la temperatura media dei frigoriferi domestivi in Europa è troppo elevata (6,4 °C) per garantire una sicurezza alimentare ottimale. Con il 95% degli apparecchi sotto i 10 °C, il rischio microbiologico, soprattutto da Listeria monocytogenes, rimane alto.

L’Anses invita ad una valutazione più realistica della durata di vita microbiologica degli alimenti.

Il ruolo dei produttori di frigoriferi

Oltre alle raccomandazioni per l’industria agroalimentare, è essenziale che i produttori di elettrodomestici migliorino le prestazioni termiche dei frigoriferi. Servono soluzioni strutturali: compartimentazioni intelligenti per zone a temperatura differenziata (es. 2-4 °C per i freschissimi, 4-6 °C per altri reparti) e tecnologie che mantengano stabili i 4 °C nonostante aperture frequenti o riempimento eccessivo.

Il rischio è che, adeguando gli studi di shelf life a temperature più alte (10 °C), si trasferisca interamente all’industria alimentare la responsabilità della conservazione, penalizzando i cibi altamente deperibili (latticini, carne, pesce).

Un frigorifero inefficiente diventa così un anello debole della catena, anche se i produttori agroalimentari rispettano le linee guida.

Serve maggiore trasparenza e innovazione

Siamo certi che i frigoriferi in commercio garantiscano efficienza sia termica che energetica?

Sensori intelligenti con segnali luminosi o acustici potrebbero avvisare i consumatori quando la temperatura supera i 4 °C, guidandoli a correggere comportamenti errati (porte aperte troppo a lungo, carichi eccessivi). Alcuni modelli già lo fanno, ma dovrebbe diventare uno standard.

Cosa possono fare consumatori e istituzioni?

Oltre a regolare il termostato sotto i 4 °C, i consumatori devono pretendere elettrodomestici performanti.

Le istituzioni, intanto, dovrebbero introdurre certificazioni più stringenti sulle capacità di raffreddamento, premiando i produttori che investono in tecnologie anti-fluttuazione termica.

La sicurezza alimentare si costruisce a monte: da un frigorifero ben progettato a un consumatore consapevole.

Perché è importante?

Se, come proposto da Anses, l’industria agroalimentare ricalcolerà le date di scadenza basandosi sui 10 °C ma i frigoriferi domestici non scendono sotto i 6 °C, il margine di sicurezza si assottiglia. Servono azioni parallele:

1. Produttori di cibi: studi di shelf life realistici.

2. Produttori di frigoriferi: apparecchi efficienti e “a prova di errore umano”.

3. Consumatori: manutenzione e uso corretto.

Solo così si evita il trasferimento unilaterale di responsabilità e si protegge la salute pubblica.

Link di approfondimento:

https://www.anses.fr/fr/content/temperature-des-refrigerateurs-des-europeens-proteger-les-consommateurs

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