Legumi e dieta: ciascun tipo ha diverse proprietà e benefici

Punti chiave

Varietà di legumi venduti in un mercato

Innovazione alimentare

Le diverse proprietà dei legumi possono essere valorizzate dall’industria alimentare attraverso miscele ottimali che sfruttino al meglio le loro caratteristiche nutrizionali e funzionali. In questo modo, i legumi diventano una base ideale per alimenti innovativi che rispondano al meglio alle esigenze di salute e gusto dei consumatori moderni.

Il ruolo dei legumi nella dieta

I legumi sono essenziali per qualsiasi dieta sana: sono ricchi di proteine, fibre, vitamine e composti protettivi. Consumare 2-4 porzioni settimanali al posto delle proteine animali è raccomandato nelle linee guida italiane, poiché aiuta a prevenire malattie croniche come quelle cardiovascolari, il diabete, l’obesità e alcuni tipi di cancro.

Sicurezza alimentare e sostenibilità

Le leguminose sono presenti in ogni cultura alimentare e sono certamente essenziali per la sicurezza alimentare globale. Sono anche amiche dell’ambiente, infatti possono essere coltivate anche in zone aride e semi-aride e, grazie alla capacità di fissare l’azoto presente in atmosfera, migliorano il suolo e quindi consentono un minore impiego in campo di fertilizzanti.

Ripresa dei consumi

Dopo decenni di forte calo, negli ultimi anni l’Italia ha finalmente registrato una ripresa della produzione e dei consumi dei legumi, sulla spinta di una rinnovata domanda legata alle nuove scelte salutistiche di consumo.

Varietà delle proprietà nutrizionali e funzionali dei legumi

I legumi condividono caratteristiche come il basso contenuto di grassi, l’indice glicemico ridotto e l’abbondanza di proteine vegetali, amidi, fibre, fitonutrienti, vitamine e minerali. Tuttavia, ciascun tipo differisce sensibilmente da un punto di vista nutrizionale e funzionale.

Lo studio

Un recente studio ha confrontato 12 specie di legumi (lenticchie verdi, nere, marroni, rosse e gialle, fagioli rossi, neri, mung e borlotti, ceci, soia e lupini) per quanto riguarda il contenuto in nutrienti (proteine, profili aminoacidico, fibre, amido), la digeribilità, il contenuto fenolico (TPC), il contenuto di flavonoidi (TFC) e la capacità antiossidante.

Contenuto proteico dei legumi

La lenticchia nera, il lupino e la soia sono i legumi con il contenuto proteico maggiore, al di sopra del 30%, mentre i fagioli mung con il contenuto minore. Per quanto riguarda il punteggio amminoacidico, solo i ceci, la soia e i fagioli neri, rossi e fagioli mung avevano proteine complete, mentre gli altri legumi avevano una disponibilità limitata di aminoacidi solforati. La soia e la lenticchia rossa avevano la maggiore digeribilità delle proteine ​​(79,3-84,7% indice PCAAS), mentre il fagiolo nero la minore digeribilità.

Contenuto fenolico e capacità antiossidante

Il fagiolo pinto aveva il TPC più alto (425,19 mg GAE/100 g), ma il TFC più basso (0,24 mg QE/100 g). Il fagiolo mung presentava la più alta concentrazione di flavonoidi (45,47 mg QE/100 g), seguito dalla lenticchia nera (28,57 mg QE/100 g). Il fagiolo Pinto, e lenticchie verdi avevano l’indice relativo di capacità antiossidante più alto, mentre lenticchie gialle, lenticchie rosse e ceci presentavano il più basso. In generale i campioni di legumi di colore scuro hanno mostrato un TPC più elevato e una capacità antiossidante inferiore.

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