Ridurre gli allergeni del lupino: soluzioni scientifiche e opportunità

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Immagine botanica dei frutti di lupino e dei semi freschi

Il lupino rappresenta una promettente fonte di proteine vegetali per l’elevato contenuto proteico, il profilo amminoacidico ben bilanciato e il basso contenuto di carboidrati. Il suo potenziale per il settore plant-based è però frenato dalla sua allergenicità, dovuta principalmente alle proteine β-conglutina e altre conglutine.

🚀 Un futuro possibile: sicurezza e innovazione

Il lupino deve essere dichiarato in etichetta come allergene alimentare, in conformità con il Regolamento UE 1169/2011, poiché può causare reazioni allergiche, anche gravi, e talvolta presenta una sensibilità incrociata con le arachidi. Questo legume non è stato tuttavia inserito tra gli allergeni prioritari da OMS e FAO e quindi non esiste una soglia di sicurezza codificata (RFD).

🔬Per garantire la sicurezza di tutti i consumatori e sfruttare appieno il potenziale del lupino, è fondamentale ridurre drasticamente il rischio allergenico. Negli ultimi anni, la ricerca ha fatto grandi passi avanti nel minimizzare l’allergenicità del lupino. Una riduzione del 99,5% degli allergeni costituisce certamente un traguardo importante in termini di innovazione e qualità nutrizionale per il pubblico generale, ma è necessario sviluppare strategie ancora più avanzate, combinando vari approcci e tecnologie.

🔍 Principali metodiche per ridurre gli allergeni del lupino

Selezione di varietà ipoallergeniche Alcune varietà di lupino presentano livelli naturalmente più bassi di proteine allergeniche, offrendo una soluzione promettente per l’industria alimentare.

Applicazione pratica – Selezionare varietà di lupino con ridotta allergenicità ed integrarle nei processi produttivi per migliorare la sicurezza del prodotto finale.

Fermentazione con batteri lattici La fermentazione è una delle strategie più promettenti per ridurre gli allergeni del lupino. I batteri lattici degradano le proteine allergeniche in peptidi più piccoli, diminuendo la loro capacità di innescare reazioni immunitarie. La fermentazione migliora anche il profilo sensoriale, riducendo l’amaro tipico del lupino e aumentando la biodisponibilità dei minerali essenziali.

Evidenza scientifica – La fermentazione con Lactobacillus sakei, L. amylolyticus e L. helveticus riduce significativamente le conglutine allergeniche.

Applicazione pratica – Fermentare farine di lupino con ceppi batterici specifici per ridurre l’allergenicità e migliorare il profilo nutrizionale e sensoriale.

Idrolisi enzimatica L’idrolisi enzimatica utilizza enzimi proteolitici per scomporre le proteine allergeniche in frammenti più piccoli, rendendole meno immunogeniche. L’idrolisi enzimatica può anche migliorare la solubilità e la digeribilità delle proteine, rendendole più assimilabili.

Evidenza scientifica – Il trattamento con papaina, alcalasi e pepsina accoppiato alla fermentazione lattica ha abbattuto la presenza della β-conglutina a livelli inferiori allo 0,5%.

Applicazione pratica – Combinare idrolisi enzimatica e fermentazione per ottenere un prodotto altamente sicuro e funzionale.

Trattamenti fisici combinati – ultrasuoni, microonde o calore. L’applicazione di calore può modificare la struttura delle proteine allergeniche, riducendone l’immunogenicità. Trattamenti avanzati, come ultrasuoni e microonde, possono migliorare ulteriormente questo effetto.

Evidenza scientifica – La bollitura prolungata (>30 min) aiuta a ridurre gli allergeni, specialmente nelle farine di lupino. La combinazione di ultrasuoni e microonde ha ridotto la stabilità dell’allergene β-conglutina, abbassando il rischio allergico.

Applicazione pratica – Trattare il lupino con queste tecnologie prima della fermentazione per massimizzare i benefici.

🚀La strada da seguire

L’abbinamento di varietà ipoallergeniche di lupino con processi di fermentazione mirata e idrolisi enzimatica (eventualmente integrato da trattamenti fisici), rappresenta una strategia innovativa e altamente efficace per ridurre il rischio allergenico e migliorare la qualità nutrizionale del prodotto finale.

Inoltre applicando anche tecniche di frazionamento proteico si può abbassare ulteriormente la soglia di allergenicità, aprendo nuove possibilità per l’industria.

Verso una nuova generazione di prodotti plant-based

Con un approccio multidisciplinare e l’impiego delle migliori tecnologie disponibili, possiamo immaginare un futuro in cui il lupino possa essere utilizzato in modo sicuro, funzionale e inclusivo, ampliando il mercato delle proteine alternative e rispondendo alla crescente domanda di prodotti plant-based di alta qualità.

🌍 La sfida non è solo tecnologica, ma anche etica e regolatoria. L’industria alimentare ha l’opportunità di essere protagonista di un cambiamento significativo, promuovendo soluzioni che migliorano la sicurezza e la qualità della nutrizione a livello globale.

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