Il consumo di alimenti plant-based in Italia è ormai una trasformazione strutturale e crescente del mercato, guidata da nuovi stili di vita, attenzione alla salute, sensibilità ambientale e innovazione tecnologica. A confermarlo è il nuovo report del Good Food Institute Europe, che ha analizzato i dati di vendita al dettaglio nei supermercati e discount italiani (fonte: Circana).
Un settore in crescita costante
Nel 2024, il valore delle vendite dei cinque principali segmenti plant-based – alternative a carne, latte, formaggi, yogurt e panna – ha toccato i 639 milioni di euro, con una crescita del 16,4% rispetto al 2022 e del 7,6% sul 2023.
Anche i volumi venduti sono in aumento: +10% in un anno, e +13,6% rispetto al 2022. Segnali evidenti di una maggiore penetrazione e normalizzazione degli alimenti a base vegetale nelle abitudini degli italiani.
Categorie trainanti: non solo le bevande
Le bevande vegetali restano il segmento più consolidato, con il 50,7% del valore complessivo del mercato plant-based e una quota dell’8% del mercato del latte. Tuttavia, la crescita più dinamica viene da due categorie:
- Formaggi vegetali: +45% in valore nell’ultimo anno e +100% rispetto al 2022. Miglioramenti in gusto, consistenza e tecnologia li rendono sempre più competitivi rispetto ai prodotti tradizionali.
- Alternative alla carne: rappresentano il 35,7% del mercato plant-based, con una crescita del 14,7% in valore e del 16% in volume tra 2023 e 2024. Un risultato che riflette la richiesta di alimenti ricchi di proteine, gustosi e sostenibili.
Private label vs marche: accessibilità e qualità
Le private label crescono del 17,4% in due anni, e dominano soprattutto nel segmento delle bevande vegetali (oltre il 50% del mercato). Questo evidenzia quanto il fattore prezzo sia cruciale per la diffusione del plant-based, ma non è l’unico.
Gusto, consistenza e qualità percepita restano fondamentali per attirare i consumatori flexitariani e onnivori. Il successo dei formaggi vegetali di marca, anche a prezzi elevati, dimostra che molti consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti che rispecchiano valori come salute, benessere animale e sostenibilità.
Il ruolo chiave dell’innovazione
Il mercato plant-based italiano è entrato nell’evoluzione verso la maturità, ma la sfida ora si gioca sull’innovazione di prodotto e sulla credibilità del purpose aziendale.
Per crescere davvero, l’industria deve:
- migliorare gusto e texture;
- sviluppare formulazioni clean label e nutrizionalmente bilanciate;
- valorizzare i benefici salutistici attraverso tecnologie come la fermentazione;
- innovare anche nel packaging sostenibile.
La nostra visione: innovare con la fermentazione e il cambiamento organizzativo
In questa direzione si colloca anche il lavoro che stiamo portando avanti in MEALeFOOD Consulting, con l’obiettivo di “alimentare l’innovazione per un agroalimentare al servizio della vita”.
Stiamo esplorando, dal punto di vista tecnologico, le potenzialità della fermentazione applicata a legumi e cereali per migliorare la biodisponibilità dei nutrienti, sviluppare aromi e texture più ricchi e ridurre l’uso di additivi. Una strada che unisce scienza e naturalità, con l’ambizione di creare alimenti plant-based buoni, funzionali e sostenibili.
Ma non può esserci vera innovazione senza cambiamento organizzativo. La fermentazione si adatta perfettamente alle esigenze del plant-based, ma un prodotto innovativo nasce e prospera solo se supportato da processi coerenti, scelte gestionali consapevoli e una cultura d’impresa evoluta.
Il purpose aziendale – ciò che guida le scelte di fondo – deve riflettersi nel modo in cui le persone collaborano, decidono, migliorano e si prendono cura della qualità, non solo dei prodotti, ma anche delle relazioni interne e con il mercato. Oggi più che mai, la coerenza tra valori dichiarati e comportamenti quotidiani è un asset competitivo.
In MEALeFOOD promuoviamo una visione integrata: il benessere non è solo il risultato di un buon prodotto, ma un processo diffuso che attraversa l’intera organizzazione. Dai prodotti, ai processi, fino alle persone, che con il loro lavoro quotidiano costruiscono valore nel settore agroalimentare.
Questa è l’essenza del nostro approccio, sintetizzato nel concetto di “Nutrire il Bene”: mettere al centro il senso, l’etica e la cura. Coltivare un sistema agroalimentare che non si limiti a produrre cibo, ma contribuisca al benessere della vita in tutte le sue forme.
Conclusione
Il futuro del plant-based in Italia è già cominciato. La domanda cresce, ma anche le aspettative. Le aziende che sapranno connettere innovazione tecnologica, accessibilità economica e coerenza valoriale saranno quelle in grado di guidare questa trasformazione. Una trasformazione che può rendere il sistema alimentare più giusto, più sano e più resiliente – per le persone, per l’ambiente, per il futuro.
Link di approfondimento:
https://www.mealefood.com/yogurt-vegetali-migliorare-la-texture-per-conquistare-il-mercato/
https://www.mealefood.com/bevanda-analcolica-a-base-di-farro-monococco-innovazione-e-salute/
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