Il caso Perrier: sicurezza alimentare ed etica industriale sotto esame

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bottiglia di acqua minerale in plastica e bicchiere in vetro

Si è consumato poche ore fa l’ultimo atto dello scandalo Perrier, esploso a gennaio 2024 dopo le rivelazioni di Le Monde, che accusavano Nestlé Waters di aver commercializzato per anni acque minerali naturali, in particolare dei marchi Perrier e Vittel, sottoposte a trattamenti vietati dalla normativa europea. Per prevenire contaminazioni chimiche o biologiche, l’azienda avrebbe utilizzato pratiche non ammesse come la microfiltrazione, l’uso di filtri a carboni attivi e l’irraggiamento con raggi UV.

A chiudere il cerchio è arrivata la recente presa di posizione della commissione d’inchiesta istituita dal Senato francese, che ha espresso una condanna nei confronti del Governo e dello Stato. Secondo i commissari, le autorità francesi non solo non avrebbero impedito queste pratiche illegittime, ma avrebbero mostrato un atteggiamento di connivenza nei confronti della multinazionale.

La sicurezza alimentare è un pilastro fondamentale per la tutela della salute pubblica e della fiducia dei consumatori. Tuttavia, essa non si esaurisce nella verifica delle caratteristiche chimico-fisiche di un prodotto: presuppone un intreccio virtuoso tra il nobile scopo del settore agro-alimentare — che per sua natura è ecosistemico, poiché connette biodiversità, agricoltori, ambiente e società (cfr. Nutrire il Bene) — e il corretto funzionamento delle istituzioni di controllo, libere dalle pressioni dei grandi operatori economici. Lo “scandalo Perrier” evidenzia come queste tensioni possano tradire non solo la legge, ma lo stesso valore sociale e ambientale del comparto.

Il concetto di sicurezza alimentare e la sua missione ecosistemica

  • Definizione: la sicurezza alimentare comprende tutte le misure volte a garantire che ogni fase della filiera, dalla materia prima al consumatore finale, avvenga senza alterazioni che possano nuocere alla salute o ingenerare frode commerciale.
  • Scopo nobile del settore: il comparto agro-alimentare svolge un ruolo cruciale nel mantenimento degli equilibri naturali — proteggendo le risorse idriche, la biodiversità e il benessere delle comunità rurali — e promuovendo uno sviluppo sostenibile.
  • Aspetti tecnici e percezione sociale: sebbene la normativa ponga limiti rigorosi a contaminanti e trattamenti, la fiducia dei cittadini si fonda anche sulla trasparenza dei processi e sulla percezione di indipendenza degli organismi di controllo, che devono custodire non solo la sicurezza, ma l’integrità ecosistemica del prodotto.

Il ruolo delle autorità di vigilanza

  • Funzione preventiva e repressiva: le agenzie sanitarie e gli ispettorati definiscono limiti e protocolli (ad esempio, il divieto di microfiltrazione fine che altera le caratteristiche organolettiche) e sanzionano le violazioni.
  • Strumenti di intervento: analisi indipendenti, audit periodici, campagne di comunicazione trasparente e meccanismi di allerta rapida.
  • Le sfide per una maggiore efficacia: scarsa diffusione dei risultati delle ispezioni, ritardi nelle azioni correttive e risorse limitate possono indebolire il potere deterrente dei controlli, minando così anche la missione sociale ed ecologica del settore.

Pressioni politiche e rapporti con i grandi gruppi

  • Lobbying e accesso privilegiato: quando i responsabili pubblici instaurano canali riservati con le multinazionali – come nel caso dei rapporti fra l’Eliseo e i dirigenti Nestlé – si crea un conflitto di interessi che mina l’imparzialità delle decisioni e calpesta il valore collettivo dell’ecosistema agro-alimentare.
  • Rischio di “regulation capture”: il fenomeno per cui il regolatore finisce per assecondare obiettivi del settore regolato, perdendo di vista l’interesse collettivo e l’armonia tra esigenze produttive e tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare.

Il caso Perrier come paradigma

L’inchiesta del Senato francese ha messo in luce tre nodi critici:

  1. Violazione normativa: l’applicazione di UV e carbone attivo, poi sostituiti da microfiltrazione fine, contravviene al regolamento UE che vieta trattamenti di disinfezione per le acque minerali naturali da considerare pure all’origine.
  2. Complicità istituzionale: la conoscenza preventiva, fino al livello presidenziale, delle pratiche illecite e la scelta di non intervenire tempestivamente hanno favorito l’insabbiamento della vicenda.
  3. Impatto sul mercato e sull’ecosistema di fiducia: il settore subisce un danno reputazionale, mentre il consumatore un danno economico, pagando un premium price per un prodotto che tradisce la promessa di purezza e il valore intrinseco di un bene naturale.

Verso un modello di governance trasparente e sostenibile

Per ristabilire un equilibrio fra interessi pubblici e privati, e per presidiare la missione sociale ed ecologica del settore, è necessario:

  • Rafforzare l’indipendenza degli enti di vigilanza, con finanziamenti stabili e divieto di relazioni dirette con l’industria.
  • Istituire organismi terzi per le ispezioni e garantire piena visibilità delle loro relazioni tecniche e dei risultati.
  • Pubblicazione degli incontri e dei documenti di lobbying, registro obbligatorio per i contributi di gruppo e audizioni pubbliche, per salvaguardare la missione nobile del comparto.
  • Prevedere sanzioni esemplari proporzionate al fatturato dei gruppi coinvolti, in modo che la deterrenza sia reale e la filiera rispetti la sua vocazione ecosistemica.
  • Coinvolgere i cittadini e le comunità locali attraverso segnalazioni strutturate e partecipazione nelle commissioni di controllo, affinché la sicurezza alimentare rimanga un patrimonio collettivo.

Conclusione

La sicurezza alimentare non è un obiettivo statico né tecnicamente neutro: dipende dal contesto istituzionale e politico in cui opera e dalla capacità del settore di onorare il proprio scopo nobile e ecosistemico. Il caso Nestlé Waters/Perrier rivela come, senza un efficace sistema di monitoraggio indipendente e senza adeguate garanzie contro le pressioni dei colossi industriali, persino prodotti iconici possano tradire la fiducia del pubblico. Solo un approccio integrato — regolazione rigorosa, trasparenza e responsabilità condivisa — potrà garantire che la sicurezza alimentare resti un diritto inalienabile del consumatore e un bene per l’intero ecosistema.

Link di approfondimento:

https://it.euronews.com/my-europe/2025/05/19/francia-il-governo-accusato-di-aver-coperto-trattamento-illegale-dellacqua-in-bottiglia-di

https://www.mealefood.com/nutrire-il-bene-crescita-personale-e-professionale-amazon/

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