
Dieta Mediterranea: un’eredità da difendere
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha recentemente pubblicato le prime linee guida sull’applicazione terapeutica della Dieta Mediterranea, riconoscendola come un modello nutrizionale chiave per la prevenzione e la gestione di molte malattie croniche.
La Dieta Mediterranea non è solo un modello nutrizionale, ma un vero e proprio stile di vita basato su principi di qualità, biodiversità e convivialità. Si fonda su:
✅ Un alto consumo di vegetali (frutta, verdura, legumi, cereali integrali)
✅ Il consumo moderato di proteine animali, con preferenza per pesce e carni bianche
✅ L’olio d’oliva come principale fonte di grassi sani
✅ Il rispetto della stagionalità e della territorialità dei prodotti
Numerosi studi dimostrano che seguire la Dieta Mediterranea riduce significativamente il rischio di molte patologie, tra cui:
🔹 Malattie cardiovascolari, grazie all’apporto equilibrato di nutrienti e antiossidanti
🔹 Tumori, in particolare colon-retto, mammella e polmone
🔹 Diabete di tipo 2, grazie al miglior controllo glicemico
🔹 Declino neurocognitivo, con un effetto protettivo contro Alzheimer e Parkinson
🔹 Obesità e sindrome metabolica, contrastando l’accumulo di grasso viscerale
🔹 Osteoporosi e artrosi, grazie al corretto apporto di calcio e vitamina D
Un modello alimentare sotto attacco da parte dell’industria alimentare
C’è un problema: la Dieta Mediterranea è a rischio, infatti se da un lato la scienza continua a dimostrare i suoi benefici, dall’altro le dinamiche del sistema agroalimentare globale la stanno lentamente erodendo.
Come abbiamo visto in Nutrire il Bene, l’omologazione della filiera agroalimentare sta distruggendo non solo la diversità della nostra dieta, ma anche l’identità enogastronomica italiana.
📌 Da una parte la grande distribuzione organizzata impone la standardizzazione dei prodotti con la ricerca del prezzo e finisce per penalizzare i piccoli produttori e favorire le coltivazioni intensive. Dall’altra la spinta alla omologazione viene anche dalle grandi corporation che monopolizzano le filiere. Questo porta all’estinzione di varietà locali di frutta, verdura e cereali e all’indebolimento delle produzioni locali e artigianali che storicamente erano alla base della Dieta Mediterranea.
Nel Capitolo 2 di Nutrire il Bene, si analizza come queste due azioni stanno omologando l’offerta, rendendo più difficile l’accesso alle diversità agroalimentari, favorendo cibi ultraprocessati e una dieta progressivamente più industrializzata.
📌 L’agroalimentare è orientato sempre più verso la cultura del “fast food” con effetti disastrosi da punto di vista di sanità pubblica. Il consumatore, invece di cucinare cibi freschi, si affida con grande frequenza ai piatti precotti, dove predomina troppo spesso l’eccesso nutrizionale per grassi, zuccheri o additivi.
📌 La narrazione della “sostenibilità” viene spesso strumentalizzata: dietro molte etichette green e slogan salutistici si nasconde un marketing che poco ha a che fare con la vera sostenibilità, mentre il cibo realmente sostenibile viene marginalizzato.
📌 Il consumo di prodotti bio e freschi è diventato un lusso: come riportano diversi studi, adottare una Dieta Mediterranea equilibrata costa di più rispetto a una dieta basata su prodotti industriali a basso costo. Questo porta a un’ulteriore disuguaglianza sociale nell’accesso al cibo sano.
Si contraddistingue per l’alto consumo di alimenti di origine vegetale e di olio d’oliva, insieme al consumo moderato di pesce, frutti di mare, uova, carni bianche, latte e derivati ed invece saltuario di carne rossa e dolci. La DM non è tuttavia solo un modello nutrizionale, ma un vero e proprio stile di vita basato su abitudini alimentari consapevoli, attività fisica regolare, convivialità e socialità.
Cosa possiamo fare per proteggere la Dieta Mediterranea?
Per garantire un futuro alla Dieta Mediterranea e alla nostra salute, servono azioni concrete:
🌍 Ripensare la filiera agroalimentare → Investire in modelli produttivi che sostengano i piccoli agricoltori e preservino la biodiversità.
📢 Educazione alimentare e consapevolezza → Sensibilizzare i cittadini sull’importanza ed il ruolo della Dieta Mediterranea nella prevenzione e nella salute, andando oltre le etichette commerciali.
💰 Politiche di accessibilità → Incentivi economici per rendere la Dieta Mediterranea alla portata di tutti, evitando che diventi un privilegio per pochi.
🏛 Coinvolgere le istituzioni → Inserire la Dieta Mediterranea nei programmi di prevenzione sanitaria e nei modelli di educazione scolastica.
In sostanza, occorre rimettere al centro le persone che operano nel settore per promuovere una connessione profonda, tra loro e le reti organizzative ad ogni anello della filiera, verso un impegno etico superiore.
È una visione, una chiamata all’azione per creare un sistema agroalimentare che non si limiti a produrre cibo, ma nutra la vita, la felicità e la sostenibilità del nostro pianeta.
Numerosi studi dimostrano che la Dieta Mediterranea riduce significativamente il rischio di molte patologie, tra cui:
- Malattie cardiovascolari, grazie all’apporto equilibrato di nutrienti, consumo di grassi sani e antiossidanti.
- Tumori, in particolare al colon-retto, mammella, fegato, stomaco e polmone).
- Diabete e patologie metaboliche, con un miglior controllo glicemico e riduzione del rischio di diabete di tipo 2 e ridotta resistenza all’insulina
- Obesità e sovrappeso, migliorando il metabolismo e contrastando l’accumulo di grasso viscerale.
- Declino neurocognitivo, con un effetto protettivo contro Alzheimer, Parkinson e depressione.
- Osteoporosi sarcopenia e artrosi, grazie al corretto apporto di calcio, vitamina D e antiossidanti.
- Salute materno-infantile, riducendo i rischi di diabete gestazionale e complicazioni neonatali.
Oltre ai benefici per la salute, la DM migliora la qualità della vita e contribuisce in modo sostanziale alla prevenzione ed alla riduzione dei costi sanitari. La vera DM ha inoltre una migliore sostenibilità e un più contenuto impatto ambientale rispetto alla dieta occidentale.
Conclusioni: difendere un patrimonio culturale e di salute
La Dieta Mediterranea non è solo un elenco di alimenti consigliati, ma un sistema che connette il nostro benessere con la qualità del cibo e il rispetto dell’ambiente. Tuttavia, senza una consapevolezza diffusa e un impegno concreto, rischiamo di perderla, sostituita da un modello alimentare sempre più standardizzato e globalizzato.
Non possiamo accettare passivamente questa dinamica, né permettere che il nostro patrimonio enogastronomico venga sacrificato in nome del profitto.
💡 La Dieta Mediterranea è l’espressione più autentica della nostra cultura del cibo: difenderla significa proteggere la nostra salute e il nostro futuro.
👉 Voi cosa ne pensate? Quali strategie possiamo adottare per preservare la Dieta Mediterranea dall’omologazione alimentare? Condividete le vostre idee nei commenti!
Link di approfondimento:
🔗 [Comunicato ISS] https://www.iss.it/-/comunicato-stampa-n-02/2025-la-dieta-mediterranea-come-una-terapia-presentate-le-prime-linee-guida-sull-applicazione
🔗 [Nutrire il bene] https://www.mealefood.com/nutrire-il-bene-crescita-personale-e-professionale-amazon/