Propiconazolo nel grano Teff – Un nuovo episodio di “Guardie e ladri”

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Il grano #Teff costituisce la base dell’alimentazione del popolo etiope, che lo utilizza come materia prima per fare l’ #Injera, un pane fermentato, lavorato e steso a mo’ di piadina, che si usa come base per ogni pietanza.

Noi certamente lo importiamo per altro.

Il Teff è privo di #glutine e si adatta alla dieta #GlutenFree. E’ a tutti gli effetti un super grano, considerando anche l’alto contenuto di ferro, magnesio, rame, calcio e poi di fibre e il basso indice glicemico.

Fatto sta che questa volta un carico di Teff etiope, importato da una società marchigiana, è finito sotto gli occhi degli operatori di Adm e Fiamme Gialle.

Le analisi eseguite dall’ASL locale hanno rinvenuto sul cereale tracce di #propiconazolo, pesticida vietato dalla normativa europea del 2019 (Reg. EU 2018/1865).

Il carico è stato sottoposto a sequestro preventivo, al fine di tutelare la salute pubblica.



Un altro intervento che certamente testimonia ancora il buon operato degli organi di controllo.



In questo caso, sembra siano stati indirizzati. Eh, se non fosse giunta la soffiata e senza le analisi?



Senza raccontarcela, il grano sarebbe risultato idoneo e tranquillamente commercializzato.

Probabilmente l’importatore era anche ignaro della contaminazione, certamente senza che questa ipotesi ridimensioni la sua responsabilità.

Il che impone riflessioni sulla efficacia e soprattutto sull’efficienza di queste attività investigative, consapevoli che una certa ed inviolabile tracciabilità su blockchain risolverebbe a monte il problema.

Avremmo un’azione preventiva da una parte e dall’altra l’OSA posto nella condizione (se in buona fede) di potersi difendere molto più facilmente, perché avrebbe modo di gestirsi con maggior consapevolezza, prima nelle scelte da operare e dopo l’eventuale contestazione di reato.

Invece, anche in questa puntata, le “guardie” giustamente festeggiano, mentre il presunto “ladro”, o chiamiamolo pure il delinquente, avrà da che riflettere essendo stato indagato per il reato di detenzione di sostanze alimentari nocive, previsto dall’art. 444 cp.

Certamente, nel caso specifico, c’è anche un altro aspetto etico da affrontare.

L’Etiopia è in una profonda crisi alimentare, anziché aiutarli, le speculazioni ed il valore alimentare del Teff (in questo caso 220.000€ per 22.000 kg sono il valore e la quantità della merce sequestrata) continuano a sottrarre il principale sostentamento a quelle popolazioni, malgrado le stesse iniziative di tutela del loro governo.



Per approfondimenti riportiamo alcuni link

www.adm.gov.it

www.corriereadriatico.it

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