Cibo e salute: un manifesto per il futuro dell’Europa

Una preoccupazione crescente

Diciotto associazioni di professionisti medici nei campi della nutrizione e della sanità pubblica hanno inviato una lettera ai funzionari dell’UE esprimendo preoccupazione per la mancanza di rappresentanza sanitaria nelle recenti discussioni politiche europee sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura. Il gruppo sottolinea l’urgenza di mettere sempre al centro le considerazioni sulla salute, in quanto cruciali per il benessere europeo.

Sistema alimentare e salute pubblica

La lettera sottolinea che il sistema alimentare dell’UE contribuisce significativamente alla spesa sanitaria, con diete malsane come causa primaria di cancro e malattie cardiovascolari, a loro volta responsabili della maggior parte dei decessi in Europa. Si tratta di un’emergenza di salute pubblica che comporta costi elevati per la società a tutti i livelli.

Un cambio di approccio necessario

Il gruppo sottolinea l’importanza di concentrarsi sulla prevenzione delle malattie piuttosto che sul trattamento. È inoltre assolutamente necessario un cambiamento nelle diete e nel sistema alimentare per garantire la salute degli europei. Critica inoltre l’approccio che pone la responsabilità delle scelte alimentari unicamente sui consumatori, dato il potere limitato dei cittadini di cambiare il proprio regime alimentare rispetto all’influenza significativa esercitata dalle grandi aziende sull’ambiente alimentare.

Allineare alimentazione e salute: l’approccio One Health

È fondamentale un cambiamento urgente nel sistema alimentare per allinearlo agli obiettivi di One Health, che integra la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente. Vi è una profonda contraddizione tra questi principi con il modello alimentare predominante che propone pratiche non sostenibili come l’uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti e l’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva. Questo sistema, basato sulla massimizzazione della resa e sul contenimento dei costi, aggrava sia i problemi ambientali che quelli legati alla salute pubblica. In sintesi, la lettera evidenzia la necessità di coerenza tra le politiche sanitarie e agroalimentari dell’UE

Il ruolo dei pasti pronti

La lettera evidenzia un’opportunità per promuovere diete più sane influenzando i profili nutrizionali dei pasti pronti. Un recente studio ha dimostrato che i pasti pronti sono sempre più diffusi (sono il 17% delle calorie in UE) e particolarmente malsani (ad esempio hanno un contenuto in sale triplo alla normale dieta UE). La regolamentazione dei pasti pronti potrebbe far risparmiare miliardi di euro in costi sanitari pubblici.

Raccomandazioni politiche chiave

Le associazioni propongono con piano articolato di interventi per migliorare la salute pubblica e la sostenibilità:

  • Politiche obbligatorie di riformulazione alimentare che migliorano il profilo sanitario e nutrizionale degli alimenti trasformati più problematici, in particolare dei piatti pronti.
  • Creazione di un consiglio europeo sull’agroalimentare (EBAF) con rappresentanza sanitaria.
  • Norme UE aggiornate sugli appalti pubblici, privilegiando alimenti sani e sostenibili.
  • Aggiornamento delle linee guida dietetiche nazionali.
  • Piano d’azione UE sugli alimenti a base vegetale da attuare entro il 2026.
  • Incentivi fiscali per promuovere prodotti più sani e sostenibili.
  • Restrizioni pubblicitarie per alimenti poco sani destinati a bambini e adolescenti.
  • Nuove norme di etichettatura nutrizionale a livello europeo, chiare e trasparenti.

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Il gruppo di esperti sollecita i funzionari dell’UE a integrare raccomandazioni strategiche per un sistema alimentare sostenibile e salutare. Trasformare il nostro rapporto con il cibo non è solo necessario, ma rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare la qualità della vita e proteggere la salute pubblica in Europa.

In Nutrire il Bene, raccontiamo come il sistema agroalimentare possa riscoprire il suo ruolo superiore. Non è solo di produrre cibo, ma l’essere custode della salute umana e dell’ambiente, un anello di connessione tra noi e la natura. Per superare le contraddizioni che emergono dalla lettera “manifesto”, indichiamo una via pratica per un cambiamento profondo: un sistema agroalimentare consapevole, basato su valori autentici, innovazione e responsabilità collettiva.

Ora più che mai è il momento di agire, di trasformare il settore agroalimentare in un motore di sostenibilità, benessere e salute per le generazioni presenti e future. Non si tratta solo di produrre cibo, ma di creare un impatto positivo e duraturo, in cui ogni azione quotidiana contribuisca a costruire un futuro migliore.

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Link di approfondimento:

https://epha.org/letter-calls-for-health-civil-society-to-contribute-to-the-ecs-vision-for-agriculture-and-food/

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